
L'ultimo mese nn ho scritto granchè sul mio blog e devo dire che il motivo principale è che ho ri-inizaito a fare una delle cose più diffuse al mondo: lavorare. Nel bene o nel male.
Dunque innanzitutto una delle prime cose che mi ha colpito, appena arrivato a termine del mio(primo) anno sabbattico, è il livello di ignoranda e stordimento della gente.Mi spiego.Avedo già visto due altri ambienti alvorativi prima di questo, non mi era nuova la situazione generale per cui chi lavora in un'azienda simil comunale assume quel normale dispimpegno informativo nei confronti del mondo; la questione poi si complica se all'ignoranza generale si associa anche uno stordimento mentale o lobotomizzazione cronica delle persone che ci lavorano dentro. Inzio, timbratura, pausa caffe, timbratura, pranzo ,timbratura caffe -sigaretta, caffe timbratura e chi piu ne ha piu ne metta.Certo niente da criticare a queste persone totalmente conformate che ormai non si accorgono neanche più del livello di lobotomizzazione a cui sono arrivati, roba ceh farebbero ridere un robot stesso. Certo niente da criticare, se non che stanno buttando via la loro vita. Quel ce trovo assudo è che tutti mandano giu il rospo e non reagiscono.E a questo punto apro una parentesi necessaria per non sembra il solito fancazzista del gruppo.
Il lavoro, qualunque esso sia, è necessario per l'uomo perchè lo tiene impegnato, lo motiva, lo spinge a migliorarsi, lo gratifica(economicomicamente e socialmente) e può quindi ritenersi un bene se non necessario ma importante(anche se bukowski ci ha dimostrato il contrario!).E fino a qui direi che non ci sono dubbi.
Ciò che secondo me è andato oltre un confine sopportabile, specialmente nelle grandi aziende, è la stazionarità della vita dell'impiegato, la sua uniformazione il suo apporto in termini di valore pari a circa a zero, la stua standardizzazione delle attività.
Recentemente un mio amico che ha lavorato in Cina per l'expo 2010 mi raccontava che aveva lavorato veramente tante ore al giorno nell'ultimo mese ma che non c'era mai stati un giorno uguae identico all'altro, ogni giorno era diverso, nuovo.
Quando da piccolo vedevo i film di fantocci pensavo ceh sarebbe veramente stato assurdo andare a fare da grande il lavoro dell'impiegato di fantocci, ora che lo sto vendendo dal vivo mi fa proprio ridere la cosa.Ma tutto succede per una ragione.Questo mi sta riattivando i sensi, quel sano criticismo che dopo il ritorno da Miami mi era sparito per essermi adagiato nelle mia comfort zone.
Quindi non tutto è andato perso, è solo una questione di tempo( e guardacaso faccio una sostituzione maternitaà....)